Vanni, il sindaco del Comune di Sorano resta: ritira le dimissioni

Ritira le sue dimissioni, il sindaco del Comune di Sorano, sostenuto dai cittadini

Il Tirreno
Comune di Sorano

20 Aprile 2013

"Con il cuore direi di sì, ma con il cervello sono ancora combattuto".
Alla fine però in molti sono certi che avrà la meglio il cuore. Lo stesso che da quarant'anni batte per Sorano e che si è commosso di fronte all'abbraccio del paese. Alla fine avrà la meglio il cuore e quelle dimissioni torneranno indietro. Ne sono convinti i suoi fedelissimi, i suoi cittadini e in fondo anche lui. "Con il cuore avrei già deciso durante l'incontro di giovedì" ha detto ieri Pier Andrea Vanni, con la voce ancora piena d'emozione per il bagno di folla soranese che la sera prima lo ha abbracciato.
"Non ci abbandonare" gli ha gridato la sua gente. "Non cedere alla magistratura".
Così gli hanno detto i soranesi uno ad uno, andandolo ad abbracciare alla fine dell'incontro. Ieri pomeriggio poi l'appello è arrivato anche dalle istituzionali stanze del consiglio comunale, che con due mozioni diverse ha chiesto al "sindaco" (perchè è così che lo hanno chiamato giovedì per tutta la sera i cittadini) di ritirare le dimissioni. La prima è stata presentata dal gruppo di maggioranza e votata da tutti a parte l'astensione del consigliere Alfredo Ubaldi.
Lui ne ha presentata un'altra, sempre con la stessa richiesta ma premendo maggiormente sulle conseguenze delle dimissioni.
Ovvero il commissariamento. Se Vanni invece resterà in carica, invece, la legge prevede che le sue funzioni andranno in mano alla sua vice Carla Benocci, senza il conseguente scioglimento del consiglio comunale. Così, l'amministrazione potrà andare avanti fino alla scadenza naturale del mandato, in calendario per la primavera 2014, senza l'intervento della Prefettura. Tante, tantissime manifestazioni di affetto e vicinanza che hanno scaldato quel cuore da giornalista, da sempre innamorato di Sorano. Sono continuate anche ieri, quando Vanni ha risposto a telefonate di amici che lo invitavano a non mollare.
"Non ci abbandonare". Lui, nel centro sociale culturale di Casone ancora addobbato a festa, aveva spiegato che prima doveva capire qual'era "il male minore per me e per Sorano" e se aveva ancora dentro di sè "la serenità, l'equilibrio e la voglia di continuare". Due punti umani e comprensibili, che ora sembrano essere soddisfatti da quanto Sorano gli chiede.
"Mi fanno piacere tutte queste attestazioni d'affetto" spiega Vanni. "Con il cuore, non c'è dubbio, direi di sì" a ritirare le dimissioni. E tutti sono convinti che questo avrà la meglio. Il suo paese glielo chiede. Come i genitori delle tre ragazze ventenni di Sorano che un anno fa persero la vita in un incidente stradale, anche loro presenti giovedì all'incontro. Le tre mamme hanno chiesto a Vanni di venire a Pitigliano, dove ha libero accesso, ad accendere le fiaccole e dare il via al corteo di domani per la commemorazione della tragedia. Hanno insistito, ma alla fine "il sindaco" ha preferito dirgli di no e la fiaccolata si terrà direttamente a Sorano. Non vuole mettersi in mostra, in questo momento. "Invierò una lettera per dire che mi pesa da morire stare lontano da Sorano e che domenica peserà ancor di più" spiega il "sindaco".